Mi hanno sempre detto che le donne sono un universo difficile da comprendere, complesso, imperscrutabile e persino arcano e misterioso.
Beh, anche gli uomini non scherzano.
Tutti ad ambire una donna che non crea problemi, con cui divertirsi, fare sesso senza estenuanti complicazioni sentimentali.
Sempre più spesso non risulta essere vero; inzialmente ne sono molto soddisfatti, infantilmente euforici di avere trovato finalmente il paese di bengodi.
Poi appena si accorgono che anche per la signora in questione le cose stanno esattamente nello stesso modo: sesso ludico senza alcun tipo di altra complicazione vanno in crisi.
Non gli va più bene, sembrano defraudati di qualcosa a loro dovuto: l’amore a senso unico.
Va benissimo che essi non abbiamo innamoramenti, ma il contrario li disturba profondamente; cominciano a dibattersi in domande, lacci e ragnatele mentali che amplificano le masturbazioni cerebrali.
Valli a capire gli uomini!
Bisogna sempre stare attenti… e non sentirsi mai troppo sicuri. Si rischia di diventare presuntuosi… e poi? Patatrac!
Se ci fosse un po’ più di onestà…
beh, mica tutti gli uomini sai?
Per fortuna!!!!
se l’umanità avesse il dono della lettura del pensiero, ci libereremmo ti tante tare mentali scoprendo che a volte basterebbe davvero poco per renderci soddisfatti.
Molto dipende da quanto si è chiari in partenza.
E poi, è normale voler avere ciò che non si ha!
Anche quando si è chiari fin dall’inizio ci sono fraintendimenti. Forse proprio per quello che dici tu, si crede di volere qualcosa, ma poi si vuole proprio quello che non si ha.
il gusto della conquista, il sapore del proibito, insomma il forte desiderio di qualcosa di difficile.
Se poi il difficile diventa facile può mettere in crisi.
Poi ci sono quelli che vogliono avere tutte le libertà ma sentirsi “unici” e quindi non sopportano la libertà della compagna di divertimento.
Ci sono poi anche quelle che assillano, l’incontro di puro sesso e divertimento deve essere un appuntamento fisso come la palestra o l’estetista.
E questo non può che uccidere dopo un pò
Balzac, che era un attento osservatore delle dinamiche umane, sia come singolo che come società con i suoi status, scrisse in uno dei tre romanzi della Commedia Umana, ovvero ne “le illusioni perdute”: un uomo deve osservare bene una donna prima di mostrarle come nascano le sue emozioni e si formino i suoi pensieri: una tenera amante sorriderà delle bambinate e le compatisce ma, se ha un pò di vanità, non perdonerà al proprio uomo di essersi mostrato vano, meschino e infantile. Molte donne mettono poi talmente tanta esagerazione nelle loro infatuazioni da vedere nell’oggetto di queste un Dio; altre, che amano l’uomo per quello che è piuttosto che per me se stesse, amano tanto le loro virtù quanto le loro bassezze”…Forse le bassezze si tollerano, in ogni caso ne emerge un quadro di un uomo spesso infantile, immaturo quasi arenato al suo stato fanciullesco, almeno in alcuni contesti; le donne invece sembrano idealizzare e comunque vivono in un mondo di emozioni molto più sfumate, talvolta appunto cangianti con un alito di vento, e di non sempre semplice decifrazione, sia per chi la vive dall’interno sia per chi la vive dall’esterno. L’esperienza di vita forse plasma l’anima e, anche se non sempre, pota quelle spigolosità o quelle germogli che non gettano mai frutti