Non ho scritto nulla sulla pandemia da covid perchè ero impegnata a lavorare, a stare ore ed ore chiusa in ospedale.
Ora mi sono decisa per dirvi alcune cose che mi frullano per la mente.
Oggi sono uscita da casa, per recarmi al lavoro, per la prima volta dopo la conferenza stampa con cui Conte annunciava alcune aperture a partire dal 04 maggio.
Uscendo ero convinta che fosse il 30 aprile, ma ho avuto un lungo momento di incertezza e disorientamento perchè sembrava di essere già al 5 maggio.
La fila di macchine, per attraversare la strada, me lo ha impedito per quasi cinque minuti che, fateci caso, è un tempo lunghissimo; e il traffico sulla strada principale era quello dei bei tempi che furono.
Durante il tragitto da casa al lavoro, una trentina di minuti circa tra le 8.45 e le 9.15, ho incontrato almeno un centinaio di persone; chi faceva la spesa, chi leggeva il giornale sulle panchine, chi correva, chi portava a spasso il cane e, immagino qualcuno che andava, come me, al lavoro.
La maggioranza di questi senza mascherina o con mascherine messe nei modi più assurdi e fantasiosi possibili.
Ho visto gente sorseggiare il caffè dentro al bar, ho visto gente che ha smesso di fare le file per entrare nei negozi e nelle farmacie; tutti insieme appassionatamente.
Ho sentito starnutire più volte il fruttivendolo, anche lui rigorosamente senza mascherina.
Praticamente tutti parlano al cellulare senza mascherina o tirandosela verso il collo o sulla fronte (anche se sulla fronte e sul collo vorrei mettervi altro).
Vorrei dire a tutti costoro che se proprio non ce la fanno ad aspettare e vogliono uscire che lo facciano, almeno, cum grano salis.
E mettetevela sta cazzo di mascherina che adesso si trova, tranquillamente, in tutte le farmacie e quelle chirurgiche non costano di certo un mutuo.
E mettetevela bene sta cazzo di mascherina che, udite udite, deve coprire anche il naso oltre la bocca, mentre è assolutamente inutile che copra il collo (non vi ripara neppure dalla cervicale) o la fronte.
E usatela sta cazzo di mascherina anche se state parlando al cellulare che la vostra voce, all’interlocutore con cui state parlando, arriva lo stesso chiara e forte.
Al ritorno, nel pomeriggio dalle 18.00 alle 18.30, stesse identiche scene.
Non ditemi, per favore, che siamo prigionieri nelle nostre case perchè è una balla colossale, non ditemi che dobbiamo contare sul senso civico di questa nazione, non ditemi che bisogna riaprire tutto perchè tutti abbiamo già aperto.
Mi ha preso una botta di depressione; siamo un popolo di merda e non la sfangheremo mai.
Solo una cosa, da agnostica quale sono, mi nasce spontanea dal cuore: che Dio ci aiuti!
P.S. avessi visto un vigile… e non solo oggi, ma durante tutto il periodo di quarantena in cui sono uscita tutti i giorni per andare al lavoro.
Non per scrivere banalità ma… la gente è scema. E quel che è peggio è che la gente scema è dannosa per quei pochi intelligenti che ci sono.
Non per volere sempre darti ragione, ma non posso, ancora una volta dissentire da quanto hai detto.
La gente è dannosa, arrogante e presuntuosa e senza il minimo senso civico.