In attesa di Roberto

In diretta dal Teatro delle Celebrazioni, mentre aspetto l’inizio del concerto di Roberto Vecchioni la gente chiacchera in platea. La signora dietro di me, e di me ancora piú vintage, all’amica va dicendo: io uso sempre il rossetto color rosso fuoco nella speranza che si concentrino su quello e si distraggano sul resto. La speranza è sempre l’ultima a morire. Continua a leggere In attesa di Roberto

La donna della sera

Questa vecchia canzone (1994) scritta da Vecchioni proposta a Branduardi è una delle più belle canzoni d’amore scritte. Per non parlare poi del fatto che si parla di  una donna decisamente non giovane. E allora? Eccesso di testosterone? Niente affatto: Ci troviamo di fronte, appunto, ad una delle più belle canzoni d’amore mai scritte. “Una tua ruga bella di stanchezza di più m’intriga della giovinezza…” Il fascino … Continua a leggere La donna della sera

Prima mai, ora sempre

Stamattina sono andata al solito bar a fare colazione, mentre leggevo il giornale locale, tra un morso alla brioche e un sorso di capuccino partono le note di Luci a S. Siro di Vecchioni. Ieri pomeriggio, mentre ero al supermercato tra la frutta ed il pane sento la canzone di Vecchioni. Ieri l’altro, in centro, in un negozio di abbigliamento dove si intruppano ragazzini, odo … Continua a leggere Prima mai, ora sempre

Se ha da morì, facciamo che avvenga in fretta

Lo spunto per questo post mi è venuto ieri sera da un’amabile chiaccherata con la ragazza con la valigia e si è rafforzato leggendo questo post della suddetta ragazza. Non voglio entrare tanto nel merito dell’argomento amore e della sua durata e intensità quanto fare un appunto sul modo in cui vengono espressi i sentimenti e non solo quelli. E’ vero che ogni generazione ha avuto, … Continua a leggere Se ha da morì, facciamo che avvenga in fretta

Le parole come musica di seta

Il libraio stava leggendo. Leggeva per nessuno. Leggeva in una lingua incomprensibile, greco, pensai, ed ebbi un tuffo al cuore. Che voce era, quella? Metteva i brividi, non avevo mai sentito una voce così. Pareva una specie di cantilena, una litania, una preghiera, ma non monotona, non sempre uguale: a tratti il tono s’alzava e restava su per un bel po’; poi all’improvviso scendeva di … Continua a leggere Le parole come musica di seta

Il premier mi esalta

Dopo avere ascoltato in questi giorni il telegiornale e le meraviglie parolaie dei nostri politici sull’amore, la morale, la politica, la cittadinanza, la costituzione, i diritti sento, assoluta,  l’esigenza di rivoltarmi nel fango con parole di un altro uomo che non ne sapeva un cazzo di niente di amore, morale, politica, cittadinanza, costituzione. Però lui sì era giovane e bello (anche se non teneva la … Continua a leggere Il premier mi esalta

Vissi d’arte, vissi d’amore

Siamo a Palazzo Farnese. Tosca chiede quale sia il prezzo per la liberazione di Cavaradossi. Scarpia risponde che dalle belle donne preferisce farsi pagare con l’amore piuttosto che con il denaro (“Mi dicon venal, ma a donna bella non mi vendo a prezzo di moneta. Se la giurata fede devo tradir, ne voglio altra mercede”). Tosca è presa dal terrore. Vorrebbe chiedere la grazia alla … Continua a leggere Vissi d’arte, vissi d’amore

Le cinque stagioni

La prima stagione fu subito estate eravamo noi l’albero e il fiore eravamo le stelle illuminate a spiare le nostre posizioni d’amore: ci stremava la notte, ci consumava il giorno di falsa lontananza, d’infinito ritorno; e “una cosa sola siamo” continuavi a dirmi, “più di quanto ti amo, nemmeno tu puoi amarmi”. L’autunno m’incalzò di vento e il vento barattò le parole e le parole … Continua a leggere Le cinque stagioni

Le parole non le portano le cicogne

Questo post è veramente da maniaci, ma si sa che lo sono veramente e da tanto tanto tanto tempo, forse da quando ho memoria di me. Lo consiglio solo a chi è assolutamente fanatico, altrimenti lasciate perdere… La società di oggi, come dicono i greci, è catabolica, cioè appagata, conservante, conservatrice, non permette voli pindarici, taglia le ali agli slanci, si chiude in se stessa … Continua a leggere Le parole non le portano le cicogne

Carfagna batte Montalcini 199 a 13

Ah l’umana idiozia. Ho scritto post di vario genere in cui venivano citati alcuni personaggi noti, e sono andata a vedere quali di questi erano i più ricercati ed è venuta fuori (nel piccolo del mio blog) una classifica che rispecchia fedelmente l’italica mentalità (e forse non solo italica) Eccovi la classifica aggiornata a ieri: Mara Carfagna => 199 Rita Levi Montalcini => 13 Roberto … Continua a leggere Carfagna batte Montalcini 199 a 13