Ostriche e champagne


Lo champagne del titolo non c’entra nulla ma i sostantivi si sposavano bene.

Io adoro l’Ostrea Edulis comunemente nota come ostrica.

Mi piacciono così nude e crude, senza orpelli e senza aggiunte.

Mi ricordano i ventosi pomeriggi normanni sulla rive o sui cigli delle scogliere trascorsi a guardare l’orizzonte mangiando a mani e limoni bocconi di mare.

Perchè di questo sanno le ostriche: hanno il sapore di mare, il gusto di salsedine, la sapidità dei pescatori; hanno il profumo delle onde, l’odore dei flutti, l’aroma delle acque salate; hanno la morbidezza del velluto, la delicatezza dell’inconsistenza, la cedevolezza dei sensi.

Quando assaporo le ostriche faccio l’amore col mare.

12 pensieri su “Ostriche e champagne

  1. ostriche, amore con il mare, con le onde del mare, anche prendere la pioggia sulla faccia, l’unica volta che si piange ridendo, la frase non è mia ma di Morrison, il re lucertola, un grande talento che ci ha lasciato troppo presto. Un post, il tuo, che ti fa venire voglia di grandi viaggi oltre la linea del nostro orizzonte.

  2. ..e per giungere ad assaporare tutti questi profumi e sapori, si deve scardinare una cassaforte.
    Arte nell’incidere, con il corto attrezzo, il punto giusto, nel punto giusto.
    Riconoscere ed osservare l’anatomia del bivalve.
    Mi sento l’Arsenio Lupin dei frutti di mare.

  3. Concordo.
    L’ostrica e’ ciò che più si avvicina al profumo del mare.
    Se ti capita, pero’ devi conoscere un pescatore che le raccoglie direttamente, anche le vongole veraci appena colte sono eccezionali.

    Vs.
    Zacforever

    1. Sulle coste normanne e bretoni aspetti le barche che tornano dalla pesca e te le vendono, oppure le mettono in grandi vasche con acqua di mare lungo le stradine in riva al mare e quindi sono sempre freschissime.

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