Le colpe della sinitra, soprattutto dell’attuale, sono tante, variegate e diffuse ma non pensavo che potesse essere incolpata anche dell’indecente esibizioni di simboli leghisti nella scuola di Adro.
Per fortuna è intervenuta Maria Stella Gelminia a folgorarci sulla via di Damasco.
Ieri, durante il question time alla Camera, il ministro della pubblica istruzione (da ribattezzarsi ormai come ministro della pubblica distruzione) ha, testualmente, dichiarato: “Da sempre risulta inaccettabile la pratica, tipica di una certa sinistra, di utilizzare i bambini per finalità politiche. Ricordo infatti moltissime manifestazioni nelle quali bambini di 6, 7 o 8 anni esponevano cartelli contro il ministro e contro il governo. Oggi come allora ritengo che la politica di destra e di sinistra debba sempre rimanere fuori dalla scuola”.
Bon, questione chiusa.
Potrei sostenere che nel caso delle manifestazioni la politica stava, appunto, fuori dalle scuole ed esattamente nelle pubbliche piazze.
Vorrei, inoltre far notare alla ministra che portare i bambini in piazza ad una manifestazione, condivisibile ed opportuno che sia, rimane un fatto ed una scelta privata.
Non viene, cioè, imposta a chi non vuole partecipare alla manifestazione con o senza bambini.
Nel caso di Adro il simbolo leghista lo si trova ovunque dal tetto allo zerbino d’entrata, imposto da una pubblica amministrazione a tutti, senza possibilità di scelta.
Se invece la ministra intendeva sostenere che anche dentro le mura scolastiche le classi sono piene di simboli comunisti ha ragione: in tutti i libri di storia e di filosofia c’è il ritratto di Marx.
Non essendoci scuse si tirano in ballo argomenti che c’entrano poco o niente.
Non c’è più alcun pudore.
E brava la Mary Star che non sa più che pesci pigliare…
Ma siamo sicuri che la Gelmini li abbia mai aperti i libri di storia e filosofia e ci abbia visto il faccione di Marx?
Equazione:
MSG : Istruzione = Obama : KKK
Ammazza, questa è davvero perfida!!!!
Ma cosa vuoi che capisca la Gelmini di scuola? E’ andata a Reggio Calabria a prendersi l’abilitazione altrimenti a Brescia non avrebbe superato neanche la preselezione.
Sai qual’è il “vero” compito della Gelmini?
Essendo un cesso notevole è stata messa lì per confutare la tesi che per essere ministra devi darla al Silvio nazionale..che nel suo caso …non ci pensa proprio per nulla.
a.y.s. Bibi
E vabbè ma che ruolo del cavolo; così si è solo uno specchietto per le allodole.
Il ministro come al solito ha person un’occasione per stare zitta
un saluto
Non posso esimermi dal far notare a Bibi che gliel’ha data eccome!
La Gelmini sa’ far resciuscitare i morti.
Fu’ presentata al nano dal giardiniere di Arcore, tale Tiraboschi, nel maggio 2005 varca per la prima volta il cancello di villa Berlusconi.
Ne esce coordinatore regionale del partito.
Tutto in un giorno.
Secondo voi hanno giocato a Monopoli?
E dai, non essere malizioso, avranno giocato a battaglia navale.
Suvvia….
O al salto alla quaglia!
Ciao Silvana,
Simboli, la Lega sempre con i simboli a portato di mano. Quel comune che li ha imposti, andasse a cacare. Giusto se faceva un referendum popolare, simboli si, simboli no.. ma loro non fanno di queste sottigliezze.
Secondo me non sarebbe andato bene neppure con un referendum perchè la scuola è di tutti quelli che la frequentano.
E chi non era d’accordo avrebbe dovuto restare con i simboli padani che gli stanno sullo stomaco? o viceversa se la scuola fosse stata tempestata di falci e martelli sarebbe stata la stessa identica cosa.
Nel caso di Adro il simbolo leghista lo si trova ovunque dal tetto allo zerbino d’entrata, imposto da una pubblica amministrazione a tutti, senza possibilità di scelta.
Sulla carta igienica ? :-)))
Pare che ci sia anche lì!
Pare che gli ultimi due righi che precedono il mio commento calzino a pennello. Se quei simboli fossero solo sulla carta igienica non farebbero danno ad alcuno, ma l’ostentarli con tanta “passione, arroganza e veemenza” dimostra che la dittatura padanonazifascista vuole dominare tutto e tutti ad ogni costo. Ciò è un’offesa alla Libertà ed alla privacy dei cittadini degni di questo nome. Se la gelmini avesse approfondito un pò la filosofia, e dunque anche Marx, probabilmente la scuola italiana non avrebbe fatto il tonfo che ha fatto, perdendosi nel fondo del baratro dell’ignoranza. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Un abbraccio. Antonio. P.S. Cara Silvana scrivimi qualcosa sul mio blog intitolato “Canti al vento e poesie sparse”.Io non riesco a destreggiarlo. Grazie per l’aiuto. Ciao. Antonio.
Sono andata a vedere il tuo blog, ma non ho capito come posso essere di aiuto a destreggiarlo.
Fammi sapere che consigli ti servono e sarò lieta di aiutarti.
Ciao
Silvana