Pecunia non olet? mica sempre


Pecunia non olet, dicevano i latini.

I schei xe schei, dicevano i veneziani.

Ebbene non è sempre vero.

Dipende dalla direzione dei soldi, a chi vengono dati e da chi.

Prendiamo il caso del compenso di Benigni per la partecipazione a “Vieni via con me”; un milione di euro richiesti (e poi non pagati) sborsati con il canone che molti di noi pagano per uno spettacolo che ha fatto milioni di spettatori ed ha portato nelle casse della Rai, e quindi dello stato, ingenti somme in pubblicità.

Giornali ed uomini di destra hanno gridato allo scandalo, hanno ricamato sull’oscenità di un compenso tale in tempi di crisi, di persone che perdono il posto di lavoro, che sono in cassa integrazione.

Prendiamo ora il caso del pagamento da parte della Rai, quindi sempre con gli stessi soldi che molti di noi pagano con il canone, versato nelle tasche della signora Michelle Bonev, in arte Dragomira, per ottenere tutti i diritti sul film “Goodby mama” che non è stato mai distribuito nè in Italia nè in Bulgaria, patria della regista e scrittrice del film e che, almeno finora, non ha portato nelle pubbliche casse neppure un centesimo di euro.

Il compenso milionario del premio Oscar Benigni suscita l’indignazione dei cuori puri, mentre il compenso milionario ad una regista perfettamente sconosciuta in patria ed all’estero per un’opera prima non risveglia non dico un fremito di sdegno ma neppure un pizzico di irritazione in cuori sì tanto schietti ed altruisti.

Risulterebbe, quindi ovvio, che i disoccupati, i cassaintegrati, le persone in crisi economica risentano solamente ed esclusivamente del milione di Benigni, mentre del milione della Dragomira non abbiano da patire alcunchè.

Se e quando il film bulgaro della signora passerà nei cinema ed otterrà gli stessi introiti per la Rai e per lo stato sarò pronta a fare pubblica ammenda.

Sono convinta di poter dormire sonni tranquilli.

23 pensieri su “Pecunia non olet? mica sempre

  1. i soldi fanno girare tutto, prendiamo i giornali carta, oggi vivono in larga parte su contributi statali non collegati al mercato. Il compenso di Benigni, giusto, la Rai ha incassato il doppio in poubblicità, che la smettano di blaterare

  2. Dragomira, Rubi, Noemi, Nunzia,
    possibile che non ne trovi una con un nome appena appena normale?

    Mi permetto un appunto:
    si dice “I schei” non “Gli schei”.

    Ciao,
    Zac

    1. Minchia, ragione tieni!
      Non ci avevo fatto caso, magari oltre ai nomi anche una un filino intelligente e preparata?

      Gtazie per l’appunto, correggo.

    1. Sono venuta a conoscenza del caso guardando report qualche tempo fa.
      Ma del resto è la fine che, in questo paese, fanno quasi tutti quelli che in posti decisionali cercano di regolarsi secondo equità, senso dello stato e bene comune.

  3. Essendo uno dei cuori puri che si indigna per il compenso a Benigni, non posso che essere altrettanto indignato per quanto da Lei scritto su questa regista.

    Quindi da cuore puro mi indigno anche nello spreco di soldi dati a questa regista, come a tutti gli altri. Se vogliono produrre qualcosa facciano come tutte le imprese….. si procurino i soldi dando magari a garanzia i propri beni.

    Sul ritorno economico per la RAI in ordine al programma da Lei citato vi sono versioni contrastanti. Non avendo dati certi non posso ne condividere ne contrastare. Ciò non toglie che un compenso di tale entità per tre ore di “lavoro” lo trovo assurdo.

    1. Dal momento che Benigni e gli altri ospiti non hanno, alla fine, preso un soldo il ritorno della RAI per quanto poco possa essere è già tanto rispetto a quanto speso.
      Per il ritorno in RAI di quanto speso per la signora non prevedo nulla di buono visto che, a distanza di 3 mesi non si è visto non dico il film ma neppure la pubblicità di una prossima programmazione, nè nella televisione in chiaro, nè sul satellite, nè nelle sale cinematografiche.
      Però di questo sperpero di soldi pubblici (che con Benigni and Co non c’è stato) non ho visto un rigo nel Giornale, nè su Libero od altri settimanali facenti capo al presidente del consiglio, è per questo che ho scritto che il denaro puzza solo secondo una direzione specifica.
      Saluti
      S.

      1. Non hanno preso perchè si sono resi conto dell’esagerazione. Ritorno da questa signora non penso che ce ne sarà mai è questa è un ulteriore dimostrazione di quanto spreco vi sia.

        Non ho minimamente dubbio che non sia stato pubblicato nulla su quei giornali, personalmente non li leggo pertanto non lo avrei potuto notare. Se devo essere sincero non ho letto nessun articolo in tal senso sui quotidiani che leggo, i quali non essendo riferibili al presidente del consiglio avrebbero dovuto pubblicare qualcosa.

        Putroppo però queste manegge sono un’abitudine, basta ricordarsi quanti finanziamente pubblici ci sono all’editoria, e quindi che non pubblichino queste notizie è normale per tutti i quotidiani e/o settimanali.

        Concordo con lei che il denaro puzza solo secondo la direzione, converrà con me che se il compenso di Benigni fosse stato richiesto da un attore riferibile alla parte di governo si sarebbe verificata la stessa situazione sui giornali di opposizione.

        Il problema è solo quello, non è che Benigni li merita ed un altro no, non li merita nessuno tanti soldi per cosi poco lavoro, questo deve essere il concetto, non difendere un soggetto perchè parla male del governo o parla bene del governo….. non si deve sputare in faccia alle persone che non arrivano a fine mese.

        un caro saluto
        Umberto

      2. Non li hanno presi e basta, non perchè fosse un’esagerazione; le ricordo che un attore famoso di Hollywood può arrivare a prendere una ventina di milioni di euro a film (le cui riprese, ad attore, raramente superano i due mesi di lavorazione).
        La notizia non è stata ripresa da nessun giornale di centro destra, che leggo, e ripresa da tre giornali di area di centro sinistra.
        Un caro saluto anche a lei.

  4. Fanno così’, non v’e’ nulla da fare, fanno un ragionamento su una cosa che non e’ successa.
    Roberto NON ha preso emolumenti.
    Mi chiedo cosa c’entri con il troione bulgaro che li ha presi.

    Tutto il resto e’ pura demagogia, di bassa lega.

    Poi scrivono, si rileggono, e ne vanno fieri.

    Fieri di aver raccontato l’ennesima menzogna.

    Finirà.
    E’ certo che finirà.
    Scompariranno in molti.

    Ciao,
    Zac

    P.S.
    Non si scomodi in commenti, U. , come ben sa’ tutto quello che tenta di esprimere mi tange dieci anni luce.

    1. Caro Zac le menzogne se le racconta Lei.

      Quel sant’uomo da Voi tutti difeso non ha preso il soldo solo perchè è stato beccatto con le mani nella marmellata!

      Tutto il resto sono balle di chi difende l’indifendibile….. ma questo fa parte di un tipo di cultura che non mi appartiene.

      Io non ho problemi a dire cosa ritengo giusto o cosa ritengo sbagliato…. non vivo nella convinzione che chi la pensa come me qualunque stronzata faccia è qualcosa di giusto.

      Non mi basta il primo coglione che si alza in piedi e critica Berlusconi per dirgli bravo, deve fare discorsi seri, fornire prospettive, dare un indirizzo, esaminare il problema e prospettare una soluzione.

      Sono concorde con Lei nella speranza che questo tipo di soggetti scompaia in fretta, sono solo i soggetti che sono diversi, ma questa è solo una piccola differenza.

      Per questa volta, e mi scuso con Lei, non ho seguito il Suo consiglio di evitare di commentare. Se non la tange non si preoccupi……. non soffro.

      1. “Sono concorde con Lei nella speranza che questo tipo di soggetti scompaia in fretta, sono solo i soggetti che sono diversi, ma questa è solo una piccola differenza”

        Forse non sono stato chiaro.
        Intendevo pure lei.

        La devo aver aizzata alquanto se, improvvisamente, il suo lessico oxfordiano si infarcisce di vocaboli come “Stronzata”
        “Coglione”.

        D’altronde, altro non fa’ che ripetere, come un Cacatua, i sostantivi preferiti dal premier che lei ha votato.

        Scomparirete entrambi, non si preoccupi.

  5. Mah,
    a volte trovo che il troppo buono storpia.
    Io non nutro alcun rispetto per chiunque si permetta di citare in un unica frase Benigni e tale Dragomira.
    A meno che non mi si dimostri che l’oro e lo sterco costino uguale.

    Il tuo bello e’ ben altro.
    E non lo definirei bello, direi splendido.

    Ciao,
    Zac

  6. Caro Zac, mi dispiace deluderla anche questa volta…. non mi ha aizzato assolutamente, stia tranquillo non sono una persona che si agita.

    Ho usato un linguaggio più diretto, spero di non averla offesa, intendevo semplicemente che ho la buona abitudine di non credere al primo che si alza e urla.

    Oxford non la ho frequentata, mi dispiace per le Sue convinzioni, sono di umili origini.

    Non ho il minimo dubbio che scomparirò anche io, mica sono immortale!

    La deludo ulteriormente….. lo avevo capito che tra quelli che devono scomparire mi aveva inserito, probabilmente Le da fastidio che dico quello che non andrebbe detto, ma cosa ci vuol fare ho la cattiva abitudine di esprimere il mio pensiero.

    Le diro che su questo Lei e il premier siete uguali, entrambi offendete chi non la pensa come voi. …. Si candidi…. voto anche Lei.

  7. Bla bla bla bla.
    Obladi’ Oblada’.
    Like a Beatles song.

    There’s some people believe in Jesus,
    other believe in Devil,
    i believe in human rights,
    and hate all the misery brains.

    And when the music’s over,
    turn off the light.

    Because your words sound’s like the bells,
    always the same, the same noise.

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