Qualche sera fa, su tutti i TG, è passata la notizia di una signora che, a Milano, ha scambiato il proprio acquisto con quella di un’altra.
In sè la notizia non sembrerebbe avere nulla di straordinario senonchè gli acquisti in questione ammontavano alla modica cifra di 34.000 euro….in borse.
In borse di Hermes (noblesse oblige); una del costo di quasi 2mila euro e la seconda di 32mila; nessuno, a quanto ne so, si è scandalizzato per l’enormità del fatto che una borsa possa costare quanto lo stipendio di due anni di un operaio o di un impiegato.
Allora ci meritiamo lo spread.
E’ un’idea, i finanzieri dovrebbero cominciare a conoscere anche le “firme” sulle borse. Chissà che non si scopra qualche evasore in più!!! In questo modo la signora che ha comprato la costosissima borsetta, non riesce a portarsela a spasso.
Ciao carissima, un abbraccio.
Così oltre alla borsa di Milano, New York, Tokio e Parigi potremmo, ogni giorno, consultare la borsa di Hermes.
Vuole mettere la classe…
Un abbraccio, a presto
Silvana
E quel poveretto di amato (neoconsulentedelgoverno) che dovrebbe impegnare tuuutta la pensione del mese per comprarsi una borsa?
Pensa…poveretto, tutto un mese di pensione!
A me non basterebbe un anno per comprarmi ‘sta borsa.