Se un aereo ti entra in classe…


Sei a scuola, hai circa 15-16 anni.

Magari ti stai pure un po’ annoiando,

Magari stai pensando alla ragazza o al ragazzo carino che hai conosciuto qualche giorno fa e che ti fa sognare, battere il cuore.

Magari stai pensando a quanto rompono le palle i tuoi genitori con le loro assurde raccomandazioni.

Magari stai pensando a quanto sia noiosa la tua vita, sempre la stessa scuola, gli stessi insegnanti, gli stessi libri.

Magari stai pensando che non ti succede mai niente…

E ad un certo punto ti succede qualcosa, qualcosa che non avevi neppure immaginato potesse succederti, qualcosa di assurdo ed inconcepibile, qualcosa che ha del surreale.

Ad un certo punto tutto, intorno a te, diventa incandescente e, nello stesso tempo, buio e soffocante.

Ad un certo punto tutto, intorno a te, diventa urla, pianto e dolore.

Perchè quell’aereo addosso a te non doveva cadere, non avrebbe proprio dovuto esserci, quell’aereo sui cieli di Casalecchio di Reno, quella mattina del 06 dicembre 1990.

Non avrebbero dovuto esserci 12 ragazzi morti, 88 ricoveri e 72 adolescenti invalidi per tutta la vita.

Forse il pilota non avrebbe dovuto cercare di salvare l’aereo, oppure poteva provarci sul mare adriatico od in una delle tante terre coltivate del ferrarese, non avrebbe dovuto entrare in una cittadina abitata, non avrebbe dovuto farsi espellere dall’aereo e fregarsene di dove questo sarebbe potuto cadere.

Ma era un uomo, pure addestrato, ma sempre un uomo e, come tale, può accadere che prenda decisioni sbagliate.

Quello che non poteva accadere era invece che voli militari avvenissero sopra le città, quello che non poteva accadere è che tutti fossero assolti, quelli che non poteva accadere è che venissero rigettate tutte le richieste delle vittime e dei parenti delle vittime.

Quello che non poteva accadere è che il fatto non costituisse reato per nessuno e nessuno fosse chiamato a risponderne e a risarcire, in qualche modo le vittime.

Invece è quello che è accaduto.

Istuto Tecnico Salvemini – Casalecchio di Reno 6 dicembre 1990

32 pensieri su “Se un aereo ti entra in classe…

    1. Grazie Dario.
      Ho cercato di ricordare questi ragazzi giovanissimi che si sono visti troncare o rovinare la vita senza che nessuno, come spesso succede, sia responsabile.
      Non voglio fare una caccia alle streghe, voglio solo ricordare una delle tante stragi italiane dimenticate, una delle tante stragi senza colpevoli.
      Come Brescia, come il Cermis, come Ustica, come….tutte.

  1. Ho conosciuto chi, quell’anno, lavorava – e dirigeva- quella scuola. Non riesco nemmeno a immaginare come sia stato… ma lo vedo negli occhi di chi ricorda, di chi ha quelle immagini nella mente ma non trova le parole per esprimere l’orrore.

    mi associo al “ricordo” toccante scritto da te, anche se io personalmente non ho un vero ricordo di questo

    1. Beh, eri troppo giovane all’epoca per avere ricordi diretti.
      Ho scritto questo post perchè volevo che qualcuno ricordasse cosa è accaduto perchè nessuno ne parla più, come non fosse mai accaduto e mai esistito.

  2. Demagogia del CAVOLO!!

    E se fosse stato un aereo civile? Ogni giorno sopra casa mia passano decine di aerei di linea a bassa quota, e siamo in una zona densamente abitata, un incidente è sempre possibile e potrebbe fare molte vittime, ma chissene, mica sono militari…

    Quell’aereo non stava operando sopra una città, era fuori controllo per un guasto, sarebbe potuto cadere ovunque.

    Demagogia del CAVOLO!!

    1. L’ideologia del cavolo è la tua. Quell’aereo secondo le rotte militari non doveva essere lì. Era partito da Ferrara che aveva già avuto dei problemi, magari bastava tornare indietro, cercare di atterrare sopra un campo. Ma naturlamente la tua mente non può capire simile raffinatezze. Ti dovresti solo vergognare!!!

    2. Se demagogia c’è,è quella della tua aggressione infondata. Anche il danno provocato da un’auto viene risarcito, non capisco perchè una tragedia del genere non abbia diritto ad un risarcimento e tutto debba cadere nell’oblio … o sbaglio? Oppure le forze armate sono figle di un dio superiore? questa è un pò la cultura di chi è imbevuto di certe ideologie…

    3. Ma chi e’ questo MINIMO Microbo “ira di onan”?

      Lo ripeto, sei troppo, troppo buona.

      Va bene pubblicare tutto, ma a tutto c’è un limite.

      Ciao, Zac

      1. Bisogna pur far capire che ci sono gli imbecilli a ‘sto mondo… ed anche sul mio blog, purtroppo!

  3. Con tutti i soldi che si spendono per la manutenzione degli aerei militari, un guasto? Certo che i militari sono proprio sfigati.
    Anche al Cermis, sulla funivia, 22 morti ammazzati per uno scemo di pilota militare che voleva giocare alla guerra… Anche in quel caso ci fu un guasto: il guasto del cervello del pilota!

    1. Anche a me è venuto in mente, anche se lì la situazione era completamente diversa dato che i piloti stavano facendo coscientemente di Top Gun.

  4. Un aereo in avaria potrebbe essere assolutamente ingovernabile. E’ vero che l’ufficiale pilota non era un militare di carriera, ma credo che chiunque, al suo posto, avrebbe pensato di salvare la pelle in quei terribili momenti, catapultandosi! Alla funivia del Cermis, l’incidente aviatorio non era stato causato da un’avaria, ma dall’imperizia dei piloti statunitensi! Volare con i Jet militari tra montagne che magari non si conoscevano, è stato un grossimo errore di sottovalutazione. Ma i militari U.S.A., si sa, sono intoccabili! Vedi il caso del militare U.S.A. che aprì il fuoco contro il funzionario italiano che stava portando fuori dall’Afaganistan la giornalista! Anche in quel caso, nessuno è andato in galera.-

    1. I militari statunitensi hanno una sorta di extra territorialità secondo la quale devono essere processati nel paese di nazionalità e non nel paese in cui vengono commessi i reati; è anche per questo che nelle città dove ci sono basi militari (vedi Aviano) non sono visti benissimo da tutti.
      Lo credo anch’io che in quei momenti uno pensi a salvarsi la pelle ma un minimo di ragionamento non guasterebbe; infatti nel post io non me la prendo con il pilota quanto piuttosto sul fatto che alle vittime e relative famiglie non sia stato dato alcun tipo di indenizzo.

  5. Come possiamo ricordare il passato se non riusciamo a vedere il presente,come fanno le esperienze del passato ad impedirci di ripetere gli errori se la memoria collettiva è riempita dal GF o l’isola dei famosi?

  6. Dalla documentazione relativa all’incidente risulta che vi fu una provvisionale di 150 ml. ai genitori e 60 ml. ai fratelli, quindi dire che non vi fu un risarcimento non appare reale.

    Dopodichè ritengo che nessuna cifra possa risarcire la perdita di un figlio.

    Purtroppo è stato un gravissimo incidente, ma un incidente, non un atto volontariamente commesso per creare questa immane strage.

    Con il senno di poi possiamo dire che l’aereo non doveva volare li, che il pilota si doveva comportare cosi o cosà, ma nella realtà dovevamo essere alla guida di quell’aereo per sapere cosa andava fatto e soprattutto cosa noi avremmo fatto in quella situazione.

    Non si può impedire agli aerei militari di volare, come non si può impedire alle auto di viaggiare quando c’è la nebbia, e sappiamo perfettamente che potranno succedere incidenti a catena.

    Purtoppo in tutto quello che facciamo quotidianamente vi è un rischio, ma dobbiamo sempre distinguere da quello che viene fatto volontariamente a quello che è un incidente.

    I giudici non giudicano in base ai sentimenti popolari, ma sui fatti, i fatti hanno dimostrato che, putroppo, vi è stato un incidente.

  7. Di un indecenza inaudita,
    lei e’ sinceramente un misero.
    Lucrare ideologicamente sulla morte di dodici bambini senza conoscere il senso delle parole.
    La sua “provvisionale” di 150+60 milioni di LIRE,
    altro non e’ che il risarcimento pari al 40% delle spese processuali sostenute dai parenti delle vittime.

    Si scusi, dopo essersi sciacquato la bocca.

    perche’ fin che si parla di politica e finti emolumenti a benigni everi emolumenti a una pompinara, ci puo’ anche stare, ma avere il coraggio di scrivere che i parenti delle vittime sono stati risarcitie’ il comportamento di una vera MERDA!!!!!!!!!!!!!

    Si informi, razza di ignorante, trovera’ anche un C/C dove potra’ devolvere un obolo per le famiglie di quel disastro, che a oggi vivono nell’indigenza.

    Ci sono delle volte nelle quali le parole non servono,
    servirebbe solo un pestaggio,
    se poi la mano che lo compie e’ anarchica, fascista o comunista, poco importa.

  8. Ma lei quando scrive lo collega il cervello?…..

    Chi lucrà è chi dice falsita come Lei! ……

    NON LO SA CHE NESSUNA CIFRA’ POTRA’ MAI RISARCIRE LA PERDITA DI UN FIGLIO!

    Se non sa di cosa parla è meglio che stia zitto, legga gli atti invece di dire una mare di frottole.

    Si Legga che a cosa si riferiva la transazione pari al 40% e non usi una tragedia per fini politici.

    Se non gli piaciono i militari non me ne frega nulla, ma usare volontariamente la tragedia di intere famiglie per scopi politici dimostra la bassezza che Lei rappresenta.

    Offenda pure, non si preoccupi, chi sa dire menzogne sa solo offendere.

    Si guardi allo specchio e vedrà quanto vale dopo le cretinate che ha scritto….. accenda il cervello è meglio…. ed eviti inutili minacce ….. nella vita non si minaccia … perchè si ricordi che nei pestaggi ci sono due sacchi…. in uno quelle che si danno ed in uno quelle che si prendono….. ed essere convinti solo di darle è l’errore di partenza.

  9. SE SA LEGGERE LEGGA, PERCHE L’IGNORANZA SI CAPISCE LA MALAFEDE NO:

    addestramento dell’Aeronautica militare. A tale scopo, si dispone l’utilizzo dell’apposito accantonamento del Fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero del tesoro per il 2000. Ricorda che il disastro provocò la morte di 12 studenti e il ferimento, anche in modo grave, di circa novanta persone, nonché ingenti danni all’immobile di proprietà comunale. L’impatto emotivo della tragedia sull’opinione pubblica fu particolarmente rilevante ed ebbe risonanza nelle aule parlamentari attraverso lo svolgimento di atti di sindacato ispettivo presentati dalla varie parti politiche. Sottolinea che, sul piano giudiziario, il procedimento avviato nei confronti di tre ufficiali dell’Aeronautica al fine di accertarne le eventuali responsabilità penali, dopo la condanna in primo grado del tribunale di Bologna, nel febbraio 1995, si è concluso con sentenza assolutoria in appello nel gennaio 1997, confermata poi dalla Corte di Cassazione l’anno successivo. Osserva, per quanto riguarda il risarcimento dei danni, che il tribunale di Bologna, con la sentenza di primo grado, ha stabilito una provvisionale, corrisposta in seguito dall’amministrazione della Difesa, pari a 150 milioni complessivi a favore dei genitori delle vittime, 60 milioni per fratelli conviventi, 200 milioni per il comune di Casalecchio e 100 milioni per la provincia di Bologna. A tali risarcimenti si sono aggiunte le elargizioni previste dal decreto-legge 27 agosto 1993, n. 325, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 1993, n. 424, nella misura di 100 milioni per vittima e di 1 milione per punto di invalidità ai feriti, oltre al rimborso delle spese per le cure mediche. Rileva che dopo la sentenza della Corte di cassazione, sia i familiari delle vittime, sia il Comune di Casalecchio hanno formulato un’ulteriore richiesta di risarcimento, sulla quale si è pronunciata nel novembre scorso l’Avvocatura dello Stato valutando congrua la cifra di 400 milioni da destinare al recupero dell’edificio scolastico. Per quanto concerne tali ulteriori risarcimenti, il Ministero della difesa e il comune di Casalecchio hanno raggiunto, il 20 gennaio scorso, un accordo extragiudiziale in base al quale l’amministrazione della Difesa si è impegnata a corrispondere al comune la complessiva ulteriore somma di 1 miliardo e 50 milioni da destinare alla ristrutturazione dell’edificio dell’ex Istituto «Salvemini» e alla realizzazione nel medesimo edificio della sede delle associazioni di volontariato denominata «Casa della solidarietà»; l’istituto professionale è stato nel frattempo trasferito in un altro edificio. Nell’accordo sopra ricordato si prevede, peraltro, che a cura del comune sia apposta sull’edificio una targa fornita dall’amministrazione della Difesa nella quale sia menzionato il contributo dell’amministrazione alla realizzazione dell’opera e la sua finalità di onorare le vittime dell’incidente e consolidare il rapporto tra le Forze Armate e la comunità locale.
    Considerata la particolare rilevanza sociale e la doverosità dell’intervento legislativo in esame, nell’approssimarsi del decimo anniversario della tragedia, propone, quindi, di esprimere parere favorevole sulla proposta di legge in esam

Scrivi una risposta a silvanascricci Cancella risposta