Ma Foligno è in Padania?
La domanda non paia oziosa, poichè si pone un problema diplomatico di non poco conto.
Se guardate attentamente le due foto, noterete come la corona di miss Italia 2010 assomigli in maniera sorprendente alla corona della repubblica italiana che compariva nei vecchi francobolli da 100 lire.
Ora se Fogligno non è in padania il problema non si pone, la miss ha, giustamente, in testa un simbolo che nulla ha a che fare con le varie foglie di maria che ornano il simbolo leghista e neppure con il sole delle alpi che infesta la scuola di Adro.
Ma se le mire espansionistico/geografiche della lega si estendono anche alla piccola e rossa umbria saranno …azzi amari, rischiamo l’invasione dei verdi e, peggio, le ire di Bondi.
Invece il berlusca non si è accorto di un …zzo perchè guardava più in basso…
…che poi è l’altezza naturale di Berlusconi.
la lega va confinata a nord del po e, impedirgli per legge, di attraversare il fiume, state a casa vostra, razzisti,,
Ciao Silvana! Ricambio con piacere la visita e ti faccio i complimenti per questo piacevolissimo articolo!
Scusa Lupo, ma la “casa vostra” di quei razzisti è casa nostra e si chiama Italia… e “confinarli” è altrettanto razzista!
In effetti bisognerà avvertire Bossi & che prendano urgenti provvedimenti contro tale pericolo, oltretutto l’Umbria sta molto vicina a Roma ladrona…
mi ricordo carboni e uno sketh di caruso: nonsiamo in veneto, siamo a treviso, non siamo a treviso siamo nel qualtirere tal dei tali, non siamo nel quartiere tal dei tali ma nella vi XY, non siamo nella via XY, ma nel caseggiato z….
Bello! è filosofia pura: per Zenone achille non raggiunge mai la tartaruga (open your mind) e scusate ancora il nozionismo.
Credo che il razzismo degli antirazzisti (se non è ironia come credo) ci affosserà: il muro sul po possono costruirlo insieme i leghisti per difendersi e i non leghisti per proteggersi tutti saranno contenti!!!!!!!
Forza loretta
Ma io non voglio tirare su nessun muro, nè per difendermi, nè per escludere!
A parte le diatribe sulla Lega Nord che mi fanno un pochino sorridere (ridere fa bene!), vorrei precisarti che la donna sul francobollo si chiama “ITALIA TURRITA” e non è solo su un francobollo da 100 lire. Coll’Italia Turrita ci sono molti francobolli. C’è il valore minimo da 1 lira e il valore Massimo (se non vado errando) da 400 lire.
Guardando oggettivamente il “problema” o, ancora meglio il “fenomeno” Lega , penso che se “ILRESTODELLITALIA” la smettesse di arrabbiarsi dimostrando che si può FARE, il fenomeno Lega regredirebbe naturalmente.
In medicina si può incidere l’ascesso. Se l’organismo è debole si possono creare altri “ascessi”. Bisogna rinforzare l’organismo. Bisogna andare alla radice.
Grazie per la precisazione.
Per quanto riguarda le sparate della lega nord, capisco che ti possano far ridere, vivendo in un altro paese, a noi che siamo costretti a subirne le conseguenze viene da piangere.
Vivo a Lugano a pochissimi chilometri dall’Italia e sono italianissimo. Ho lasciato l’Italia proprio a causa del comportamento dei miei connazionali.
Quando ero in Italia, un giorno, un mio collega e amico mi disse: ”Razzista non sono. Razzista mi fanno diventare.”
Il fenomeno lega è la conseguenza del comportamento di certi italiani.
Oggi certi italiani “piangono” e se la prendono coi “razzisti” della lega.
Il discorso è lunghetto e abbisognerebbe di molto spazio.
Credo di non sbagliare molto se a far nascere la Lega Nord fu “IL MONDO DEI DRITTI”.
Rammento, tanti anni fa, quando non si immaginava neppure la nascita della Lega, romani di mia conoscenza si trovarono obbligati ad assicurare l’autoveicolo che usavano tutti giorni. Prima l’assicurazione non era obbligatoria (forse non lo ricordi – sei sicuramente troppo giovane). Cosa facevano, da “dritti” questi romani? Nello spazio di un anno “producevano” incidenti fasulli, intascavano il risarcimento del danno e, alla fine dell’anno, anzichè pagare il premio dell’assicurazione, ci guadagnavano ancora.
E i premi salivano!
Erano convinti di essere dei “dritti”.
Mai stata leghista.
Certo che vivere a Lugano, sebbene a pochi chilometri dall’Italia aiuta.
Vivere a Lugano può essere positivo. Ti garantisco però che in Italia si potrebbe vivere molto meglio.
Il problema è il condizionale, si potrebbe…
Ma non ci si riesce.