Non è che io sia pregiudizialmente contraria al nucleare.
Non che io sia pregiudizialmente contraria alla riapertura di Trino Vercellese o Caorso; sia contraria alla costruzione di nuove, bellissime, pulitissime centrali nucleari.
Non è che io abbia paura pregiudizialmente del nucleare; mi fa proprio paura il nucleare in Italia.
Ma, mi dicono, avevamo il Superphenix in Francia a due passi dalle Alpi! appunto ma è in Francia.
Perchè io immagino, realisticamente, a cosa sarebbe una centrale gestita in Italia; magari con amministratore delegato un Geronzi, un Montezemolo, un Tronchetti Provera o magari anche un Trota.
Ma quel che è ancora peggio immagino il secolare (che proprio secoli durano) problema delle scorie smaltite dalla camorra, dalla mafia, dalla ‘ndragheta, magari messe sotto appena un paio di metri di terra senza alcuna protezione, scorie che vanno ad inquinare le falde acquifere, i terreni su cui coltivano i pomodori ed il foraggio che mangeranno le bufale di cui mangeremo la mozzarella.
Oppure peggio ancora, in un italico colpo di genio, stipate nel Vesuvio o nello Stromboli, che vuoi che si mettano ad eruttare proprio adesso, che sono anni ed anni che non si muovono?
Garantiti e stratosferici effetti pirotecnici nel caso che….
No gente, non scherziamo, lasciamo le centrali e relative scorie a chi ci sa fare ed un pochino più serio di noi; occupiamoci delle energie rinnovabili; ci daranno, forse, meno energia ma sicuramente ci daranno anche tanti, ma tanti, ma tanti meno danni e problemi.
che tristezza questo post!
Laddove la cosa triste e’ che hai pienamente ragione 😦
Caro Palbi lo so che la tristezza è aver ragione; non sai quanto mi piacerebbe avere torto marcio!
se pensiamo che ci sono ancora in giro le scorie radioattive delle nostre vecchie centrali nucleare (come ha mostrato un po’ di tempo fa Report)…
un saluto
Non mi stupisce dal momento che impiegano centinaia d’anni a decontaminarsi.
Tu ci scherzi ma c’era davvero chi ha proposto di usare i vulcani italiani, non come secchi dell’immondizia ma come inceneritori naturali (leggete qui), in realtà l’unico vulcano “utilizzabile” in questo senso sarebbe l’Etna, perché nel suo condotto è sempre presente della lava, ma ce li vedete i camioncini della municipalizzata arrivare fino in cima all’Etna, parcheggiare sul ciglio del cratere e scaricare, mentre un operatore ecologico si accende una sigaretta con un lapillo sparato nell’aria come un proiettile? dove hanno intenzione di piazzare i fustoni di scorie radiottive delle centrali italiane ancora non l’ho capito, ma la domanda più intelligente da porsi è un’altra: ci sarà ancora uranio estraibile quando saranno pronte le centrali italiane? no perché tutti conosciamo le tempistiche dei grandi lavori in Italia…
effettivamente io l’avevo messa lì come una boutade, non sapevo che qualcuno lo avesse proposto sul serio.
i coreani ed i giapponesi, che sono i più rapidi, impiegano 54 mesi per costruire una centrale, non oso immaginare quanto potremmo impiegare noi; in ogni caso non mi pare che il nucleare sia la risposta ad una RAPIDA esigenza di energia.