Bisogna porre una grande attenzione a quello che si dice e come lo si dice, perchè poi il popolo bue ci crede, prende le parole opportuniste e dette pro domo propria, come verità vere sprofonda nel sonno della ragione creando mostri che prima o poi divoreranno tutti, anche coloro che le hanno pronunciate e coloro che le hanno credute.
Questa mattina ero, come sempre, sull’autobus che mi porta al lavoro, autobus che “tocca” due degli ospedali cittadini.
Autobus abbastanza pieno senza più posti a sedere.
Ad una fermata sale un “signore” che spintonando a destra e a manca cerca un posto dove sedersi.
Come detto non ce ne sono, quindi il suddetto “signore” addocchia una ragazza con un foulard in testa: gli si avvicina e, con fare arrogante e minaccioso, la invita ad alzarsi e a cedergli il posto.
Siccome la signorina si rifiuta a questo gli parte un embolo che gli oscura le capacità raziocinanti (peraltro poche già in partenza) e l’apostrofa urlando: “alzati brutta e schifosa troia mussulmana, che non hai diritto di portarmi via un posto che è mio, perchè sono italiano e pago le tasse”.
A quel punto devo dire che sull’autobus si è creata una fronda di dissidenti che ha aiutato e sostenuto la ragazza, impedendole fisicamente di alzarsi.
I toni e gli umori si stavano cominciando a scaldare pesantemente.
A quel punto la ragazza si è alzata, ha chiesto a tutti di tacere e in un silenzio generale ha detto: “come islamica non ho alcun dovere di lasciare un posto, peraltro non riservato a portatori di handicap o ad anziani, ad una persona che non appartiene a nessuna di queste categorie, come cittadina italiana neppure” e, togliendosi il foulard dal capo completamente calvo, ha continuato: “e tanto meno dal momento che il fazzoletto io non lo metto per motivi religiosi o di etnia ma perchè sono leucemica, sto facendo la chemioterapia e mi vergogno della mia calvizia anche se non l’ho nè scelta nè voluta”.
Tutti sono rimasti ammutoliti tranne il “signore” in questione che ha ribadito il concetto con fare dio gran classe: “non me ne frega un cazzo, io li ammazzerei tutti sti sporchi bastardi”
Appunto il sonno della ragione crea mostri.
Cristo Silvana, mi hai fatto venire i brividi, possibile che il popolo italiano sia arrivato a questo punto! Nessuno ha preso per un orecchio questo bastardo, neppure di fronte da una persona che e’ fra la vita e la morte….. cosa sta succedendo nel mondo? Forse lo smog provoca ben peggio di quello che pensiamo o stiamo ritornando all’eta’ della pietra?
Non ho fatto la guerra, ma mi raccontano i nonni che quando c’erano i tedeschi, si dividevano in 2 categorie, quelli che dovevano fare i soldati (per cui se facevano una retata spesso e volentieri “non ci vedevano”) e quelli che godevano nel fare certe cose (per cui se facevano una retata ammazzavano indistintamente tutti perchè partigiani, anche bambini di 2 anni e vecchi di 90)………..
Ecco lo s.t.r.o.n.z.o. che era su quell’autobus probabilmente gode nel fare del male, gli si può augurare solo che tocchi una buona fetta di male pure a lui………..
Ad un signore del mio paese con lo stesso pessimo carattere in piazza gli è stato detto : “Vedi di pagarti in anticipo i cassamortari perchè così carogna come sei nessuno ti ci porta nell’ultimo percorso della tua vita”
E’ vero che esistono due categorie di persone.
La frase detta al tuo compaesano è bellissima ed azzeccata.
Ciao e grazie del commento.
Silvana
Wow, a questo punto è arrivata l’Italia? Caspita, sono davvero contento di essermene andato in tempo, e di vivere in un Paese dove c’è più civiltà.
Eh sì, Camu purtroppo siamo arrivati a questo punto.
Stamattina sono veramente rimasta malissimo, l’unica cosa che mi ha consolato è stata l’immediata reazione delle altre persone che non ci hanno pensato due volte a prendere le difese di questa ragazza.
Grazie del commento.
Ciao
Silvana
Perdonami..ma con tutta la buona volontà non riesco a vedere negli USA…un briciolo di civiltà in più del nostro martoriato paese.
Questo a prescindere dal fatto che i pirla sono trasversali..come la stupidità e quindi alloggiano in ogni dove.Sotto ogni sasso si nasconde un verme.
a.y.s. Bibi
Una storia da brividi. Leggendola ho provato una vergogna e un fastidio incredibile per ciò che può diventare l’uomo e quello che può arrivare a fare. Mi hai fatto venire in mente l’episodio dell’autobus nei pressi di Bologna dove gli immigrati sono relegati nella parte in fondo all’autobus.
Un saluto
E’ una vicenda di un’intensità e, nella sua attualità, di una significatività esemplare.
Ma contiene, per fortuna, qualche germe di speranza: la grande dignità della giovane attaccata da quello scriteriato, e l’immediata costituzione del ‘partito dei dissidenti’.
Sono convinto però che un ruolo decisivo in quest’ultima fazione l’abbia avuto anche tu, benché non ne parli.
Noto che le tue storie di autobus cominciano a fare concorrenza alle mie di taxi… 😕
Salutone e abbraccione.
Franz
Caro Franz,
E’ vero, come ho già scritto su altri commenti, è l’unica cosa che ho trovato consolante; sì è vero un pochino del mio ce l’ho messo ma non mi sembrava interessante scriverlo.
Per quanto riguarda i racconti su queste storie dell’autobus quasi quasi ci faccio una pagine a parte.
Ciao
Silvana
non dico nulla perchè sono senza parole.
la cosa peggiore è l’uscita finale del signore, che dimostra di non aver capito un benemerito cazzo. (si perdoni il turpiloquio)