Quando le manifestazioni sono una farsa


Il nostro caro e migliore PdC di tutti i tempi e di tutti i mondi conosciuti e sconosciuti ha dichiarato che la manifestazione del 3 ottobre p.v. per la difesa della libertà di stampa (ed espressione oserei dire) è una FARSA.

Può pure darsi che abbia ragione, ed in Italia esista una ampia, garantita ed incommensurabile libertà di dire quello che si pensa o si conosce, ma non ho sentito dire una sola parole di biasimo o di presa per i fondelli sulle manifestazioni para fasciste (con tanto di simbologia pseudo o dichiaratamente nazi-fascista).

Ma si sa che ci sono manifestazioni e manifestazioni: a quella dei sindacati ci vanno solo i pensionati che non sanno neppure che ci stanno a fare lì o quelli a cui è stata pagata una gita premio a Roma, mentre a quell, per esempio, sul family day ci vanno solo quelli convinti, sicuri di ciò per cui manifestano e che hanno speso il loro prezioso tempo per essere presenti.

Per il premier, la manifestazione del 3 “è una farsa”. “In Italia non c’è un problema di libertà di stampa”. Su “Annozero” e “Parla con me”, i programmi di Santoro e della Dandini al centro delle polemiche di questi giorni, il premier ha preso un atteggiamento “soft” venato di sarcasmo: “Lunga vita a loro, perché portano voti al centrodestra”. E sull’istruttoria ventilata da Scajola sulla Rai, ha aggiunto: “Non me ne sono interessato e non me ne interesso perché sarebbe facile cadere in qualche tranello”.

In merito voglio segnalare e riportare la lettera di alcuni parlamentari europei (anche loro tutti farseschi)

Un gruppo di Europarlamentari scrive. “Il rischio di una violazione della libertà e del pluralismo dei media in Italia è una questione che riguarda tutta l’Europa e che richiede una risposta Europea.

A seguito di una serie di azioni legali del primo ministro italiano contro numerosi giornali italiani ed europei, il Parlamento Europeo ha deciso di studiare il 7 Ottobre la possibilità di prendere una posizione verso il rischio di una violazione del pluralismo e dell’indipendenza dell’informazione. Il 22 Ottobre una risoluzione verrà presentata in assemblea plenaria, e chiediamo ai nostri colleghi europarlamentari di sostenerla.

La questione della libertà e pluralismo dell’informazione in Italia è necessariamente una questione di interesse europeo. La mancanza di una risposta europea rappresenterebbe una minaccia diretta al diritto di libertà d’espressione in tutta l’Unione europea, metterebbe in pericolo i progressi compiuti nei paesi dell’ex Unione Sovietica accolti nell’Unione, e limiterebbe l’autorità di qualsiasi condanna europea verso il controllo della stampa nel resto del mondo.

Le istituzioni europee hanno l’autorità di condannare le intimidazioni alla stampa in Italia e di aprire una procedura legale secondo l’Articolo 7 dei Trattati. L’interesse che dimostrano verso la situazione in Italia non è sintomo di endemica anti-italianità, ma segnale di una forte preoccupazione per la possibile lesione di una delle libertà fondamentali su cui è costruita l’Unione Europea in uno dei suoi paesi fondatori.

Lorenzo Marsili e Niccolo Milanese (Direttori, European Alternatives)

I seguenti europarlamentari sono fra i sostenitori della Campagna Europea per la Libertà dei Media in Italia (www.stampalibera.eu) lanciata dall’organizzazione indipendente European Alternatives

Rosario Crocetta, Parlamentare Europeo (Italia): Sonia Alfano, Parlamentare Europeo (Italia): Luigi de Magistris, Parlamentare Europeo (Italia): Gianni Vattimo, Parlamentare Europeo (Italia): Sylvie Guillaume, Parlamentare Europeo (Francia); Vincent Peillon, Parlamentare Europeo (Francia); Sarah Ludford, Parlamentare Europeo (Regno Unito); Claude Moraes, Parlamentare Europeo (Regno Unito);
Judith Sargentini, Parlamentare Europeo (Olanda).

2 pensieri su “Quando le manifestazioni sono una farsa

  1. Ciao Silvana, la vera farsa è il governo di questa maggioranza arrogante che non arrossisce di fronte a niente e va avanti calpestando ed offendendo quel minimo di opposizione che gli viene fatta. Cito ad esempio non solo il bavaglio all’informazione, ma anche il lodo alfano e non ultimo “la scusdo fiscale”. Ma mi è dispiaciuto apprendere che ben 51 rappresentanti del PD, 6 dell’UDC e 2 dell’Idv erano assenti in aula. Mi è dispiaciuto perchè sono portato a pensare che l’opposizione esiste a parole e non nei FATTI. Quindi se è così ci troviamo di fronte ad un nuovo CONSOCIATIVISMO alla faccia nostra che ci battiamo sul web, e non solo, ed alla faccia di tutto il popolo ONESTO che steta,paga le tasse e tira la carretta da mani a sera.Allora è il caso di organizzare la NUOVA RESISTENZA per sbarazzarci dei vampiri di ogni colore! Un abbraccio. Antonio.

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